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Itinerari escursionistici e turistici dei Monti Nebrodi

 

"La Dorsale dei Nebrodi"

Fuoristrada

 

La Dorsale dei Nebrodi percorre l'area protetta da ovest ad est per circa 70 km., intercettando le principali strade che percorrono il parco da nord a sud. Si tratta di un lungo itinerario escursionistico che da Serra Merio, comune di Mistretta, conduce a Portella Dagara, comune di Floresta. La Dorsale, passando accanto alle uniche zone umide d'alta quota della Sicilia, interessa gli ambienti altomontani del parco, attraversando scenari naturali pressoché incontaminati. Lungo il percorso, attrezzato con cartelli indicatori, è possibile fermarsi presso diversi punti di sosta, in coincidenza di aree di rilevante interesse naturalistico e paesaggistico.

 

 bosco Cartolari e Etna

 

nuvola     nuvola

 

Serro Merio (1093 m.) -  Portella dell'Obolo (1503 m.)

(Tempo di percorrenza 6 ore - Km 21)

 

Il percorso inizia da Serro Merio (Mistretta), lungo la s.s. 117, si devia a sinistra e si raggiunge rapidamente l'Urio Quattrocchi (1030 m.s.l.m.), piccolissimo laghetto di forma circolare, molto piacevole da visitare poiché ospita diverse specie di uccelli acquatici.
Dopo aver superato l'Urio (sulla destra è una fontana in pietra locale), si segue la trazzera principale ed, al primo incrocio, si svolta a destra in direzione di Case Pomiere, dove c'è un grande abbeveratoio.
Quest'ultimo tratto si addentra in un fitto bosco ove esemplari maestosi di Faggio sono consociati a specie quercine come Cerro e Rovere. Il sottobosco è spesso impenetrabile.
Uscendo dal bosco, si attraversa una zona scoperta e si arriva alle Case Mascellino. Sempre più interessante sul piano naturalistico e paesaggistico l'osservazione dei boschi circostanti. Superato il confine comunale Mistretta - Caronia, che costituisce altresì lo spartiacque tra il bacino del Torrente S. Stefano ed il bacino del Torrente Caronia, si continua a seguire la pista in discesa e si incrocia un altra pista maggiormente battuta, che in quota si dirige verso Acqua dei Vitelli (1306 m.s.l.m). Da questa località la strada è ben visibile e prosegue in salita in direzione della Contrada Moglia (1347 m.s.l.m.), ove è il bosco della Tassita, un popolamento di circa 50 ettari di Tasso. Superato il bosco, si continua a salire, aggirando Monte Pomiere, Portella Pomiere e Timpone Mirio.
Un ricco fontanile in pietra invita ad una sosta prima dell'arrivo (500 metri) a Portella dell'Obolo (1503 m.s.l.m.), sul confine comunale Caronia-Capizzi, in corrispondenza della s.p. 168 dei Monti Nebrodi, posta tra Serra Pumeri (1544 m.s.l.m.) ad ovest e Pizzo Fau (1686 m) ad Est.

 

fungo

Portella dell'Obolo - Portella Femmina Morta

(Tempo di percorrenza 3 ore (in fuoristrada) Km 25.

Itinerario difficile anche per buoni fuoristrada.

Partendo da  Portella dell’Obolo  (1503 metri s.l.m.), si scende seguendo la S.P. 168 e, dopo circa 1 km., si svolta a sinistra e si segue una strada, inizialmente asfaltata, che costeggia il limite del bosco di querce e che scende rapidamente. Secondo l’esposizione dei versanti ed in conseguenza della struttura dei suoli, il Faggio ed il Cerro sono in questi luoghi pienamente integrati e consociati: ricco il sottobosco ampiamente rappresentato dall’Agrifoglio, che in alcuni tratti raggiunge dimensioni considerevoli, dal Pungitopo, dal Rovo, dal Biancospino e dal Perastro

fungo La zona è ricca di molte specie di funghi di cui i più apprezzati sono i Porcini, i Prataioli e gli Ovuli (Amanita Caesarea).

Arrivati in prossimità della Sorgente Nocita, ampia area attrezzata, si continua a seguire la trazzera (in alcuni punti è evidente l’antico lastricato), fino ad arrivare alla Caserma Mafauda.  Continuando dopo il caseggiato, si giunge in prossimità di un breve tratto di strada asfaltata, più avanti si abbandona la strada e si svolta a sinistra per addentrarsi nel fitto bosco. La pista è in salita e costeggia un impluvio torrentizio, lo si attraversa in corrispondenza di una briglia realizzata recentemente con gabbioni, e si continua a salire fino a Portella Calcare (1410 m.), luogo in cui è visibile una chiudenda (1,350 Km). Dalla Portella è possibile abbandonare il tracciato e, svoltando a sinistra, seguire la pista di esbosco che si sviluppa lungo il confine comunale, sempre individuabile dalla recinzione in legno, per raggiungere Monte Pelato. La risalita verso Monte Pelato (1567 m.) è uno dei tratti più suggestivi, perché dalla sommità del monte si apre uno splendido panorama sull’Etna e sulle cime dei rilievi dei Monti Nebrodi.

Abbandonato Monte Pelato, basta seguire la staccionata in legno che identifica il confine comunale tra Capizzi e Caronia e le pietre miliari con la scritta “S. Antonio”, si ritorna a Portella Calcare e si segue la trazzera che, superata la Portella, si addentra nella faggeta sempre più fitta. Dopo una discesa, spesso fangosa in conseguenza dell’accumulo meteorico su substrati argillosi, giunti a Portella del Ceramese, si svolta a destra e, dopo ancora 350 m., si svolta a sinistra. Si continua seguire la traccia principale, tralasciando le numerose deviazioni che si incontrano, fino ad arrivare in corrispondenza di Portella Colle Basso e poi di Portella Scarno, dove la traccia segue per un tratto un acquedotto. Da segnalare che, in corrispondenza della Portella, la traccia di destra conduce alla Caserma Sambuchello e al Lago di Ancipa.

Si attraversa così la contrada Fontana Mucciata, costeggiando una recinzione con paletti in legno e rete a maglia larga. Arrivati in corrispondenza di Portella Miraglia, si svolta a sinistra e, dopo meno di 2 km., si incrocia la strada statale 289 e si arriva al Rifugio Miraglia (1502 m.) e Portella Femmina Morta (1524 m.).

fuoristrada

Portella Femmina Morta - Portella Gazzana

(Tempo di percorrenza 3 ore (in fuoristrada) - Km 20)

Itinerario da non percorrere in SUV per tratti difficili da superare.

 

Questa tappa inizia in prossimità di Portella Femmina Morta (1524 m.), al culmine della S.S. 289 San Fratello - Cesarò. La traccia, inizialmente pianeggiante, si dirige verso Monte Soro,  attraversando un’area limitrofa alla faggeta, dove sono bene evidenti le aree carbonili dei numerosi fussuni. Dopo circa 2  Km., si arriva in corrispondenza di Portella Calacudera dove la strada si biforca: il tratto asfaltato, sulla destra, raggiunge Monte Soro (1847 m.), la cima più elevata del complesso montuoso dei Nebrodi. La strada che, invece, va verso sinistra si dirige verso il

Lago Maulazzo (1400 m.)   Lago Maulazzo monti Nebrodi

invaso artificiale di 5 ettari, incastonato nella superba faggeta di Sollazzo Verde.

Superato il lago, si segue la traccia principale e si continua a scendere, camminando all’interno della fitta faggeta che qua e là si apre in piccole radure pascolative. Cavalli sanfratellani allevati allo stato brado e numerosi bovini pascolano liberamente in tutta la zona.

Dopo circa 2 km., si incontra un bivio (Passo Taverna); si segue la traccia principale che volta a destra e attraversa il Torrente Cuderi e, dopo circa 4 km. si arriva al

Lago Biviere di Cesarò (1278 m.)  Lago Biviere di Cesarò

il più ampio bacino lacustre dell’area dei Nebrodi.

La strada aggira una zona umida nelle immediate vicinanze del Biviere di Cesarò e prosegue in una salita dalla quale il lago si può ammirare dall'alto. Proseguendo ci si addentra nella faggeta di Scavioli, dove il bosco in alcuni tratti è più fitto ed in altri aperto in ampie radure ove fanno la loro comparsa l’Agrifoglio, isolati cespugli di Tasso, grandi esemplari di Melo selvatico e di Perastro (Piraino), Rovo, Biancospino, Rosa canina e funghi nel periodo giusto.

Arrivati a Portella Scafi la strada si biforca: a destra si prosegue sulla dorsale per Portella Mitta nel comune di Floresta (vedi itinerario seguente). A sinistra si discende verso Longi, in una sterrata in buone condizioni che porta a Portella Gazzana. Si costeggerà la parte bassa del Bosco Mangralaviti, costituito principalmente da Faggio, ma con presenza di Querce, fino ad arrivare alla radura delle Case Mangalaviti dove inizia un querceto. Dalle case la strada prosegue asfaltata ed in breve è possibile raggiungere Portella Gazzana e da qui Longi o Galati Mamertino.

 

Nebrodi fuoristrada

Portella Gazzana (980 m.) - Portella Mitta

(Tempo di percorrenza 3 ore (in fuoristrada) - Km 20)

Itinerario con alcuni punti critici, superabili con fuoristrada.

 

Partendo da Portella Gazzana nel territorio del comune di Longi ci si dirige verso le Case Mangalaviti (1250 m.), antiche case coloniche ristrutturate dove conviene fermarsi se si dispone di normali automezzi.  Le case sono circondate da imponenti querce sparse, luogo ideale per ovuli e porcini. Da qui inizia la strada sterrata, percorribile con SUV che si addentra nel magnifico Bosco di Mangalaviti, costituito da imponenti faggete ad alto fusto di grande valore naturalistico e paesaggistico. Dopo alcuni chilometri si raggiunge il bivio di Portella Scafi dove conviene fermarsi se non si dispone di buoni fuoristrada.

Da qui proseguire a sinistra mentre andando a destra si va verso il Biviere di Cesarò. Dopo qualche centinaio di metri proseguire sempre a sinistra senza prendere il cancello aperto sulla destra, che delimita l'ingresso alla contrade Botti e Barillaro e discende verso il versante di Maniace la cui uscita può essere chiusa.

Nell’attraversare questi luoghi, tra Portella Balestra (1540 m.) e la Sorgente di Favotorto (1610 m.), il cammino diventa notevolmente interessante, non essendo infrequenti incontri con varie specie di piccoli mammiferi, roditori, insettivori e carnivori. Nel periodo adatto la zona è ricca di funghi. La strada diventa sempre più difficile e conviene proseguire solo con buoni fuoristrada, per la presenza di punti critici.

In corrispondenza di Serra Pignataro (1661 m.), che rappresenta la quota massima di tappa, si inizia a scendere seguendo sempre il confine comunale fino a Fontanazza, Pizzo Scavello, Portella di Testa, dalla quale si può raggiungere

il lago Cartolari  Lago Cartolari

La strada prosegue per Portella Dagara (1467 m.) ed infine, sulla sinistra, il piccolo Lago Pisciotto (1230 m.) nei pressi del quale inizia la vecchia strada asfaltata che passando da Portella Mitta (1244 m.) si innesta sulla SS 116 che collega Floresta a Ucria.

 

ATTENZIONE: sulla dorsale sono stati fatti lavori di manutenzione straordinaria per consentirne la percorribilità con fuoristrada. Lo stesso non si può dire per le varie diramazioni che restano impercorribili, salvo con Cavallo o a piedi.

Per vedere tutte le foto degli alberi ed arbusti vai alla pagina: "A L B E R I"

 

 

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