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Alcune Specie del Genere Ramaria:
Ramaria botrytis, Ramaria formosa, Ramaria sanguinea, Ramaria stricta.

Basidiomycota, Agaricomycotina, Agaricomycetes, Phallomycetidae, Gomphales, Gomphaceae

 

Ramaria botrytis (Pers.) Ricken
Manina rossa, Ditola rossa, Funciu cauluciuri, Brocculu.

Ramaria botrytis

Ramaria botrytis

Sporoforo: alto 7-15 cm, costituito da una base carnosa, bianca, con numerose ramificazioni, inizialmente bianche poi ocra. I rami sono inizialmente serrati, poi si aprono e si allungano, mentre gli apici, corti, di colore rosa, rosso vinoso o porpora violetto, si suddividono e si moltiplicano, restando in netto contrasto con la colorazione dei rami.

Angolazioni: ad U ed a V.

Carne: Bianca immutabile con odore di frutta, come di fragole. Sapore dolce.

Habitat: Cresce dall'estate all'autunno nei boschi di latifoglie (Faggi e Castagni).

Microscopia: Spore ocracee in massa, ellittiche, striate longitudinalmente, 12-20 x 4-7 µm. Basidi tetrasporici, 60-80 x 8-12 µm. Ife con giunti a fibbia.

Commestibilità: considerata commestibile dopo cottura si presta sott'olio ma può dare effetti gastrointestinali indesiderati che rendono tutto il Genere Ramaria sospetto. Come tutte le Ramarie tende a cambiare colore, quindi può essere confusa con Ramarie tossiche.

 

Note: chiamata manina per la forma di piccola mano degli apici, Ramaria botrytis può essere confusa con altre specie di colore rosa vinoso come Ramaria rufescens, dal colore bianco rossastro, con tendenza al giallastro nella parte bassa dei rami, angolazioni a V ed ife senza giunti a fibbia.   Ramaria subbotrytis, con punte rosa, fruttifica anche in boschi di conifere ed ha spore più piccole, angolazioni miste ed ife senza giunti a fibbia.

 

 

Ramaria formosa (Pers.) Quelét
Clavaria formosa
Fries

 

Ramaria formosa

Ramaria formosa

 

Sporoforo alto fino a 20 cm, molto ramificato, con numerosi rami paralleli, cilindrici, bifidi alla sommità e denticolati, con angolazioni ottuse (U), colorati di rosa arancio e con sommità colorata di giallo.

Gambo: Bianco soffuso di arancio nella parte alta, corto e tozzo, molto ramificato.

Carne: Bianca o tinta di giallo arancio, color vinoso alla manipolazione.

Habitat: Cresce isolata o in piccoli gruppi in estate autunno sull'humus nei boschi di latifoglie (castagni e faggi)

Microscopia: Spore ellittiche, verrucose, 8-15 x 4-6 µm.

Commestibilità: fungo tossico, provoca disturbi gastrointestinali a breve incubazione.

 

Note: Ramaria formosa si riconosce dai rami cilindrici, ascendenti in modo parallelo, colorati di rosa arancio, con sommità colorata di giallo e con le angolazioni  ad "U”.

L’affine Ramaria flavescens si presenta con rami inizialmente chiusi a forma di cavolfiore e poi divergenti.

 

 

 

 

 

Ramaria sanguinea (Pers.) Quél.

 

Ramaria sanguinea

 

Sporoforo: alto 8-15 cm, riccamente ramificato, con numerosi rami principali, grossi fino a 1,2 cm all'attaccatura, che si assottigliano verso l'alto, divergenti con angolazioni a "V", apici con corte spine, di colore iniziale giallo chiaro, poi da giallo zolfo a giallo-tuorlo o giallo-ocra, con punte concolori o giallo più intenso, arrossanti leggermente al tocco.

Gambo: 3-6 cm, robusto, obeso, liscio, appuntito alla base o alle volte saldato con altri, di colore bianco, con l'età sfumato di giallino in alto e con fiammature rosse dal basso, virante intensamente al rosso vinoso o rosso sangue alla contusione o manipolazione.

Carne: bianca, marmorizzata con elevata umidità, rossastra al disotto delle maculature esterne, di consistenza fragile nei rami, morbida e friabile nel tronco basale.  Odore tenue erbaceo; sapore mite nel tronco, leggermente erbaceo-amarescente nei rami apicali.

Habitat: Cresce tipicamente in boschi di Faggio, in autunno.

Reazioni macrochimiche: imenio + HOH 30% giallo-oro, imenio + NaOH 30% ocra lilacino pallido; imenio + FeSO4 grigio verdastro.

Microscopia: Spore ocra chiaro in massa, oblunghe, ornamentate da verruche grossolane sovente unite insieme sino a formare creste irregolari, cianofile in blu-cotone, 8-12 x 4-5,5 µm. Basidi tetrasporici, 60-75 x 8-9,5 µm. Ife e basidi senza giunti a fibbia.

Commestibilità: non commestibile per i suoi effetti lassativi anche se in alcune regioni viene consumata per tradizione.

 

Note:  Ramaria sanguinea si riconosce per il colore giallo limone quando giovane, per le macchie rosso porpora vinose, ben visibili sul gambo bianco e per l'habitat presso Faggio.

Specie simile è Ramaria eosanguinea che differisce per il colore, giallo-grigio pallido, giunti a fibbia e spore più lunghe.

Altre Ramarie gialle possono evidenziare lento viraggio alla manipolazione ma su toni ocra-bruni o bruni-lilacini, non al rosso porpora vinoso.

 

 

 

 

Ramaria stricta (Pers.) Quél.
Ramaria spinulosa sensu Rea

 

Ramaria stricta   Ramaria stricta

 

Sporoforo: alto 5-10 cm, ripetutamente ramificato, con rami fitti, appiattiti e paralleli, con angolazioni ottuse a "U", superficie liscia di colore giallo chiaro da giovane, a maturità crema rosato, rosa fulvo, giallo ocra;  apici appuntiti di colore giallo, poi concolori; superfici viranti al bruno vinaccia dove contusi.

Gambo: poco evidente, radicante, di colore crema da giovane, poi ocra brunastro, bianco alla base che è provvista di folti cordoni miceliari bianchi.

Ramaria stricta

Carne: elastica, biancastra, virante al bruno violaceo al taglio. Odore indistinto o leggermente aromatico, sapore amarognolo.

Habitat: cresce solitaria o in piccoli gruppi su legno o radici marcescenti, presso latifoglie e conifere, dall'estate all'autunno.

Commestibilità: non commestibile, di sospetta tossicità.

Microscopia: Spore ocra in massa, lisce o finemente verrucose, guttulate, da oblunghe a cilindriche, misure rilevate: (7.1) 7.2 - 8.3 (9.4) x (3.5) 3.8 - 4.2 (4.4) µm.  Q = (1.8) 1.83 - 2.1 (2.3) ; N = 35.  Me = 7.8 x 4 µm ; Qe = 2.

Basidi tetrasporici e, in numero minore, bisporici. Presenti GAF e rigonfiamenti ai setti.

 

Ramaria stricta

 

Note:  Ramaria stricta si distingue per le piccole dimensioni, i fitti rami paralleli di colore crema rosato con apici gialli, viranti al fulvo nelle contusioni, l'assenza di una grossa base, la presenza di una folta chioma di rizomorfe miceliari, il viraggio al bruno violaceo al taglio, la crescita su legno o residui marcescenti, la reazione all'ocra-brunastro con KOH 30%. Appartiene al Sottogenere Lentoramaria che comprende specie sottili, saprofite, con rizomorfe dimitiche.

Il colore generale è variabile e questo ha determinato la creazioni di Varietà e Forme:

- Ramaria stricta var. alba Cotton & Wakef., dal colore bianco;

- Ramarfia stricta f. sambucina dal tenue colore giallo, con crescita su Sambucus nigra.

- Ramaria stricta f. violaceotincta con tronco zonato di colore rosso-violaceo, annerente allo sfregamento o con l’età.

Ramaria bourdotiana è identica ma differisce per le spore a forma di goccia, di dimensioni inferiori (6-7,5 × 3-4 µm).

Ramaria gracilis  ha colori uniformi dal biancastro al rosa salmone pallido e nessun cambio di colore quando contusa, ha un pronunciato odore di anice, cresce su aghi di conifere, possiede spore 5,5-7 × 3,3-4,5 μm; Q = 1,5-1,8.

Ramaria gracilioides possiede colorazioni inizialmente biancastre, poi crema rosate, con apici concolori con i rami, crescita umicola in boschi montani di Faggio.

Ramaria paraconcolor è di colore iniziale giallo-ocra, poi ocra cannella, brunastro, con apici presto concolori ai rami, viraggio al bruno-vinoso-violaceo alla manipolazione, crescita lignicola su latifoglie montane.

 

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Vedi anche la pagina delle Clavariaceae

 

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